Il monte Fuji o il monte Fujiyama

Il monte Fuji o monte Fujiyama è il monte più importante del Giappone nonchè il più alto con i suoi 3.776 metri. È da tempo Patrimonio Unesco (per chi non lo sapesse anche il nostro monte Etna lo è). Per i giapponesi non è solo un monte ma anche un portafortuna, una divinità, un luogo dove incontrare il divino ma anche una sfida da affrontare quando lo si scala.

Ecco quindi 5 curiosità su questo monte giapponese che vi permetteranno di conoscerlo e apprezzarlo sempre di più.

Perché il monte Fuji è così importante per la cultura giapponese?

Tutto parte dalla religione scintoista che crede tutte le cose abbiano uno spirito o meglio un kami (神). Quindi anche il monte Fuji è una divinità tant’è che da molti anni diversi praticanti dello scintoismo facevano spesso dei pellegrinaggi partendo da uno dei numerosi laghi ai piedi del monte Fuji. Si credeva anche che tanto più si arrivasse alla vetta tanto più si era vicino agli dei. Prova di questo era il fatto che lungo il cammino si trovavano diversi santuari o semplicemente dei torii.

Negli ultimi mille anni solo gli uomini potevano salire il monte Fuji anche se la divinità che vi risiedeva, la dea del monte e di tutti i vulcani, era una donna: Konohana Sakuya Hime (木花咲耶姫). Le donne furono autorizzate a scalare il monte fuji solo dopo la restaurazione Meiji nel 1868.

Il monte Fuji
Visuale del monte Fuji da un lago

Quante persone scalano il monte Fuji ogni anno?

Ogni anno il vulcano Fujiyama viene scalato da circa 400.000 persone. Il primo straniero a scalarlo fu il britannico Sir Rutherford Alcock, diplomatico, che lo scalò nel 1860.

Chi lo scala oggi spesso lo fa dalla “5 stazione”, che è l’ultimo punto dove possono arrivare le auto. In tutto ci sono 10 stazioni. Si può raggiungere la “5 stazione” da Tokyo anche grazie ai bus. Da questo stazione il tempo richiesto e di 5-6 ore, partendo dalla “1 stazione” circa 10 ore.

Anche se oggi non sono solo i monaci a scalarlo non si è persa del tutto la tradizione del divino e della sua natura sacra. Molte persone, forse, pur non essendo scintoisti di fatto lo fanno soprattutto per un motivo culturale.

A chi appartiene il monte Fuji?

Se fate questa domanda a dei giapponesi forse vi risponderanno: “a tutti”. Ed in parte hanno ragione. Il monte Fuji appartiene a tutti ma solo fino all’altezza di 3.360 metri da lì in poi è proprietà privata.

Naturalmente non appartiene ad un privato ma bensì a un santuarioil Fujisan Hongū Sengen Taisha (富士山本宮浅間大社). Questo santuario scintoista è molto antico ma fu Tokugawa Yeyasu, dopo la vittoria della battaglia di Sekigahara, a rimetterlo a nuovo con un importante donazione. Fu sempre lui nel 1606 a donare il terreno dall’Ottava Stazione in poi al santuario.

La donazione fatta ha comunque un senso. Infatti, originariamente in questo santuario si venerava Asama no Okami (浅間) che è la divinità dei vulcani in genere. Considerato il numero di vulcani in Giappone la sua divinità si è diffusa molto nella nazione tanto da far contare oggi 1.300 santuari. Il Fujisan Hongū Sengen Taisha è il capo di tutti gli altri santuari appartenenti a questi divinità.

Il monte Fuji
La grande onda di Hokusai

Il monte Fuji e Hokusai

Non si può parlare del monte Fujiyama e non menzionare il grande pittore giapponese Hokusai. Una delle sue xilografie più belle si chiama “la grande onda di Kanagawa” (神奈川沖浪裏 “Una grande onda al largo di Kanagawa”) che è forse la più celebre tra le sue opere che si chiamano le “Trentasei vedute del monte Fuji”.

La bellezza di questa composizione sta proprio negli elementi ritratti, pochi ma ben fatti. Ci sono infatti: il monte Fuji, tre barche a remi con i suoi pescatori calvi e l’onda.

Il quadro che può rappresentare una banale visuale mostra invece l’abilità dell’artista di aver fissato mirabilmente una scena dinamica. Il quadro fa riflettere anche sul rapporto umanità-natura. In questa immagine i pescatori sperimentano il dramma dell’onda che gli si schiera contro ma allo stesso tempo si evidenzia la staticità e calma del monte Fuji quasi come se fosse uno spettatore.

Come si è formato il monte Fuji?

Come detto il monte Fujiyama è il più alto vulcano del Giappone. Quello che noi vediamo oggi è il “nuovo Fuji” che ha iniziato le sue eruzioni circa 10.000 anni fa. Il monte Fuji come lo vediamo oggi si è costituito con l’unione di più eruzioni avvenute nel tempo e di diverse formazioni rocciose:

N2: Rocce sedimentarie del periodo terziario o cenozoico

αN2: Rocce vulcaniche terziarie

αQ1: Vulcano Komitake attivo 700.000 anni fa. Questo vulcano raggiunse il picco di 2.700 metri

α-δQ1: Monte Ashitaka, altro volcano che si trovava a sud-est dell’attuale monte Fuji

 βQ2: Vecchio Monte Fuji che raggiunse l’altezza di 3.100 metri

αβQ2: Giovane Monte Fuji

L’ultima eruzione del monte Fuji risale all’eruzione Hoei nel 1707-1708, circa 300 anni fa.

Il monte Fuji
Formazione del monte Fuji

Q&A sui vulcani giapponesi:

Rispetto agli altri paesi quanti vulcani ha il Giappone?

Il Giappone è il quarto paese al mondo per numero di vulcani.

Quanti vulcani ha il Giappone?

Il Giappone conta 112 vulcani.

Quanti vulcani attivi ci sono in Giappone?

Ci sono 111 vulcani attivi in Giappone che è il 10% dei vulcani attivi nel mondo.

Quante eruzioni vulcaniche ci sono in Giappone ogni anno?

Ogni anno in Giappone ci sono circa 15 eruzioni.

Qual è il vulcano più attivo del Giappone?

Il monte Aso è conosciuto per la sua anziana caldara che ha una circoferenza di circa 100 km che ha un diametro di 25 chilometri.

Quanti vulcani sono sotto controllo per pericolo di eruzione?

Circa 47 vulcani sono sotto controllo per pericolo di eruzione tra cui il monte Fuji e il monte Ontake.

Dove si può vedere la lava in Giappone?

Sakurajima è uno dei vulcani più attivi del Giappone e del mondo. È possibile vedere il vulcano andando nel posto più vicino al suo cratere che è l’osservatorio Yunohira. Per vedere la lava bisogna poi dirigersi al percorso chiamato Nagisa Lava e da qui dirigersi all’osservatorio Arimuar.


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